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Comune di Monte Santa Maria Tiberina - Cooperativa la Rondine
- Associazione Palestra delle Emozioni onlus,

L'Italia e la sua storia, sono stati gli argomenti portanti dei centri estivi 2011, come si può evincere dal titolo e come era ovvio che fosse in occasione del 150° anniversario.

Avendo la fortuna di avere a disposizione un bellissimo e importante castello medievale, quello dei Bourbon di Monte Santa Maria Tiberina, abbiamo cercato di concentrarci sulla storia del nostro territorio, storia dalle radici lontane ma anche più recenti fino alla seconda guerra mondiale, il cui passaggio rimane ancora impresso nelle ferite del castello e non solo e nella memoria di molte persone.

Preziosa è stata la collaborazione di persone estranee al progetto ma facenti parte della vita del territorio, che hanno contribuito nei modi e nei ruoli a loro più congeniali. Ciò è stato molto utile ai fini della buona riuscita, ma e soprattutto, a creare coinvolgimento, continuità e comunicazione tra generazioni.

La Palestra delle Emozioni, pur rimando aderente al progetto, ha cercato di ampliare e approfondire argomenti su cui si è lavorato lo scorso anno, unitamente a nuove proposte con finalità comuni.

Avere avuto la possibilità di essere stati guidati all’interno del castello e di averci potuto svolgere alcune attività, ha permesso ai ragazzi di:
- Conoscerne in parte la storia
- Stimolare la riflessione sulla nostra storia locale, che ha accompagnato e accompagna la vita delle famiglie del nostro territorio
- Calarsi in una realtà lontana
- Comprenderne la rievocazione che annualmente si ripete
- Attivare: fantasia, creatività, meraviglia, curiosità, scoperta, adattamento creativo, durante i vari laboratori ed le varie esperienze
- Confrontarsi con materiali diversi e modalità diverse di utilizzo


Laboratori

Pittura – dai murales con colori di uso comune a quadri “caravaggeschi” con l’utilizzo di colori in polvere amalgamati con: uovo, latte, olio, ecc.
Scrittura – utilizzo della penna d’oca e inchiostro di china su carta pergamena o carta comune invecchiata e sigillo delle missive con timbri e modalità autentiche
Manualità – bambole dell’epoca, con stoffe antiche e lana, coroncine con grano e lavanda. Archi e frecce con legno flessibile dei nostri boschi. Cavalli con o senza criniera per battaglie e tornei, stendardi delle diverse fazioni.
Abiti del Signore e la sua Dama, di ancelle e cavalieri, guardie e menestrelli, giullari e arcieri, fabbri ferrai e sudditi vari ecc. per rappresentare e rievocare la vita al castello.
Anche un pasto è stato consumato nella grande sala allietato da giullari e saltimbanco.
I laboratori, oltre a dare la possibilità di vivere esperienze, sono stati pensati per ridare ai bambini/ragazzi il diritto di giocare con materiali semplici, naturali, con consistenze varie, il più delle volte offerti dalla nostra Madre Terra. A ridare loro il diritto di saper e poter usare le mani, oggi che i giochi oltre che essere nella stragrande maggioranza di materiale plastico e anonimi, sono talmente “perfetti” che non necessitano più dell’apporto creativo dei bambini/ragazzi.
I laboratori e il contatto con la natura, ci hanno permesso di riprendere e approfondire la correlazione tra i 5 organi vitali e i 5 sensi, unitamente ai sentimenti e le emozioni, oggi tanto penalizzati sia gli uni che gli altri, con gravi ricadute sia sulla nostra salute che nei rapporti interpersonali. Temi conduttori del precedente centro estivo ai quali i ragazzi avevano già risposto con entusiasmo e “serietà”. Se è vero, “che le menti sono come i paracadute e funzionano solo se sono aperte”, quale miglior terreno per aiutare a sviluppare menti aperte se non promuovere un adeguato coinvolgimento e una costante riflessione nei bambini/ragazzi, non ancora troppo strutturati, per permettere loro di vivere una vita più sana.


La fotografia

È un'illusione che le foto si facciano con la macchina.... si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa. Fotografate è un modo di vivere
Henri Cartier-Bresson
La macchina fotografica è uno strumento semplice, la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte. E’ una ricerca soprattutto spirituale. Cerco verità e bellezza nella trasparenza d’una foglia d’autunno, nella forma perfetta di una chiocciola sulla spiaggia, nella curva d’una schiena femminile, nella consistenza d’un vecchio tronco d’albero e anche in altre sfuggenti forme della realtà
Isabel Allende
Concordo perfettamente con questi due personaggi innamorati della fotografia, per questo ho proposto ai ragazzi di imparare ad usare la macchina fotografica perché attraverso le immagini è più facile percepire la realtà, comprenderla, esserne coinvolti. Fotografare richiede concentrazione, sensibilità, capacità di guardare in profondità e vedere ciò che altri non vedono. Significa , cogliere l’attimo e appropriarsi della cosa che si fotografa.
Attraverso la realtà ‘ritratta’ è possibile prendere consapevolezza di se stessi e della propria visione del mondo.
Tutto ciò ha un ruolo interessante e profondo nel processo di crescita di ogni persona, specialmente in quella di un bambino.


Collaboratori preziosi

Diego è stato l’autore di una breve ma significativa storia del castello, con i suoi personaggi, la sua vita, i suoi intrighi, che poi i ragazzi hanno drammatizzato con entusiasmo scegliendo liberamente i personaggi.
Sergio, ha accolto e guidato i ragazzi attraverso le sale, i sotterranei, attivando con il suo racconto la fantasia e la curiosità dei bambini
Polina è stata la nostra impareggiabile stilista e guida nella realizzazione di bambole dell’epoca
Maria la nostra sarta di fiducia per la realizzazione degli abiti per il corteo
Pietro per i tessuti utilizzati nella realizzazione dei costumi
Busatti fornitore di stoffe per la realizzazione delle bambole
Bassini per i materiali di pelle e cuoio per cavalieri, soldati, arcieri, maestri ferrai ecc
Romano, nonché nostro primo cittadino, per la preziosa carta pergamena
Maria e Giovanni per le penne d’oca. Ringraziamo anche le oche che loro malgrado ci hanno fatto questo dono
Giancarlo e Sandro per essersi avventurati nel bosco alla ricerca di materiale da utilizzare per archi e frecce
Elia, Laura, Matteo e Serena, preziosi collaboratori che hanno accompagnato e arricchito i momenti conviviali e ludico/esperienziali con entusiasmo e partecipazione attiva
Rosaria e Mara per averci "sostenuto e viziato" non solo in loco ma anche nelle nostre trasferte